Codice etico

Focus

La rivista «Op.cit.  Selezione della critica d’arte contemporanea», pubblica i contributi di docenti, studiosi, cultori e ricercatori nell’ambito storico, artistico e architettonico nonché legati al design.

Prima della pubblicazione, i contributi vengono proposti alla Segreteria scientifica per poi essere sottoposti alla Direzione, al Comitato scientifico e alla peer review.

Storia della rivista

La rivista è stata fondata da Renato De Fusco, Professore Emerito di Storia dell’Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nel 1964 ed è stata da lui ininterrottamente diretta fino ad oggi. Nel corso della storia è stata pubblicata da numerose case editrici, tra cui Edizioni Il Centro, Electa Napoli ed oggi GraficaElettronica.

Le tematiche affrontate si orientano sull’architettura, il design e le arti figurative. «Op.cit.» raccoglie circa 60 anni di prestigiosa saggistica internazionale e di critica dell’architettura, dell’arte e del design; saggi di semiotica e di storia del design, dell’arte e dell’architettura. La rivista ha anche una sezione dedicata a recensioni di libri e mostre. Inoltre, ha contatti diretti con l’ADI, Associazione Disegno Industriale. Una rivista letta e conosciuta per il suo valore a livello internazionale.

Processo di Peer Review

La valutazione/correzione dei testi per la pubblicazione viene eseguita con double peer review.

Frequenza di pubblicazione

La rivista ha periodicità quadrimestrale.

Open Access Policy

Questa rivista fornisce accesso libero ai suoi contenuti con l’obiettivo di divulgare liberamente i saggi e gli esiti delle ricerche scientifiche per promuovere lo scambio della conoscenza a livello globale.


Codice etico delle pubblicazioni e misure antiplagio

Tutti gli articoli pubblicati in «Op.cit.» sono sottoposti a peer review secondo le modalità indicate nel Codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE: Best Practice Guidelines for Journal Editors.

Autori, redattori e referee sono tenuti a conoscere e a condividere i principi descritti di seguito.

1. Doveri dei redattori

a.     Decisione sulla pubblicazione

I redattori sono responsabili della decisione di pubblicare o meno gli articoli proposti. I redattori possono consultarsi con i referee per assumere decisioni informate.

b.    Correttezza

I redattori valutano gli articoli proposti per la pubblicazione esclusivamente sulla base dei loro contenuti, senza discriminare in alcun modo gli autori per genere, orientamento sessuale, religione, razza, etnia, cittadinanza o orientamento politico.

c.     Riservatezza

I redattori e gli altri componenti del gruppo di lavoro della rivista si impegnano a non rivelare informazioni relative agli articoli proposti, se non all’autore, ai referee e all’editore.

d.    Conflitto di interessi e divulgazione

I redattori si impegnano a non usare in proprie pubblicazioni dati e informazioni presenti in un articolo proposto per la pubblicazione senza il consenso scritto dell’autore.

2. Doveri dei referee

a.     Contributo alle decisioni della redazione

La peer review è una procedura che aiuta i redattori ad assumere decisioni informate riguardo gli articoli proposti e consente agli autori di migliorare i propri contributi.

b.    Onestà intellettuale

Il referee che ritenga di non essere competente per quanto riguarda i temi affrontati nell’articolo o che sappia di non poter svolgere la lettura nei tempi previsti è tenuto a comunicarlo tempestivamente alla redazione di «Op. cit.».

c.     Riservatezza

Ogni testo è assegnato in lettura con obbligo di massima riservatezza. Pertanto, tale testo non deve divenire oggetto di discussione con altre persone senza una esplicita autorizzazione.

d.    Oggettività

La peer review deve essere condotta in modo oggettivo. I referee sono tenuti a motivare adeguatamente i propri giudizi in merito alla qualità del contributo ricevuto. Ogni giudizio personale sull’autore è inopportuno.

e.     Suggerimento di testi

I referee si impegnano a indicare con precisione gli estremi bibliografici di opere da loro ritenute fondamentali laddove trascurate dall’autore; devono inoltre segnalare ai redattori eventuali somiglianze o sovrapposizioni del contributo loro inviato in lettura con altre opere a loro note.

f.      Conflitto di interessi e divulgazione

Ogni informazione e indicazione ottenuta dai referee nel corso della peer review è da ritenersi come assolutamente riservata e non può essere usata per fini personali. I referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali sussiste un conflitto di interessi dovuto a precedenti rapporti di collaborazione o di concorrenza con l’autore e/o con la sua istituzione di appartenenza.

3. Doveri degli autori

a.     Accesso e conservazione dei dati

Se i redattori lo ritenessero opportuno, gli autori degli articoli dovrebbero rendere disponibili anche le fonti e/o i dati su cui si è basata la ricerca, affinché siano conservati per un ragionevole periodo di tempo dopo la pubblicazione e possano eventualmente essere resi accessibili ad altri per operazioni di verifica.

b.    Originalità e plagio

Gli autori sono tenuti a dichiarare di avere composto un lavoro originale in ogni sua parte e di avere citato tutti i testi utilizzati.

c.     Pubblicazioni multiple, ripetitive e/o concorrenti

L’autore non dovrebbe pubblicare articoli che presentano i risultati della stessa ricerca in più di una rivista. Proporre contemporaneamente lo stesso testo a più di una rivista costituisce un comportamento eticamente scorretto e inaccettabile.

d.    Indicazione delle fonti

L’autore deve sempre fornire la corretta indicazione delle fonti e dei contributi menzionati nell’articolo.

e.     Paternità dell’opera

Va correttamente attribuita la paternità dell’opera e vanno indicati come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo all’ideazione, all’organizzazione, alla realizzazione e alla rielaborazione della ricerca che è alla base dell’articolo. Se altre persone hanno partecipato in modo significativo ad alcune fasi della ricerca il loro contributo deve essere esplicitamente riconosciuto. Nel caso di contributi scritti a più mani, l’autore che invia il testo alla rivista è tenuto a dichiarare di avere correttamente indicato i nomi di tutti gli altri coautori, di avere ottenuto la loro approvazione della versione finale dell’articolo e il loro consenso alla pubblicazione in «Op.cit.».

f.      Conflitto di interessi e divulgazione

Tutti gli autori sono tenuti a dichiarare esplicitamente che non sussistono conflitti di interessi che potrebbero aver condizionato i risultati conseguiti o le interpretazioni proposte. Gli autori devono inoltre indicare gli eventuali enti finanziatori della ricerca e/o del progetto da cui prende forma l’articolo.

g.     Errori negli articoli pubblicati

Quando un autore individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, è tenuto a informare tempestivamente i redattori della rivista e a fornire loro tutte le informazioni necessarie per segnalare in calce all’articolo le doverose correzioni.

4. Misure antiplagio

Tutti gli articoli proposti alla rivista sono sottoposti a un’attenta verifica volta a rilevare eventuali usi impropri di altri testi. Quando è riscontrato un plagio si procede secondo quanto raccomandato nelle linee guida elaborate dal Committee on Publication Ethics (COPE) (http://publicationethics.org/resources/flowcharts).
Quando sono i lettori a segnalare un plagio presente in un articolo di «Op. cit.», i coordinatori devono:

1)     informare, chi ha segnalato l’abuso, dell’avvio tempestivo della procedura di controllo avviata;

2)     verificare il grado di effettiva coincidenza dell’articolo con il testo o i testi che sarebbero stati plagiati;

3)     comunicare l’accaduto all’intera redazione di «Op.cit.» per decidere collegialmente i successivi passi;

4)     trasmettere all’autore dell’articolo le evidenze emerse dalla comparazione con gli eventuali testi plagiati.

Qualora risultasse che l’autore ha effettivamente plagiato altri testi, i coordinatori di «Op. cit.» dovranno:

1)    informare l’autore del contributo plagiato e il direttore della rivista e/o della collana in cui esso è apparso;

2)  pubblicare la ritrattazione ufficiale dell’articolo apparso;

3)  ritirare il contributo da Internet;

4)  non consentire al plagiario nuove pubblicazioni per cinque anni.


Archiviazione

«Op cit.» archivia e pubblica i contenuti sotto forma di files PDF reperibili su web server in shared hosting fornito da register.it, raggiungibile alla URL www.opcit.it  e supportato da servizio di backup automatico continuo. Inoltre, per assicurare la conservazione e la diffusione digitale nel lungo periodo, la rivista viene pubblicata sulla piattaforma Open Access Issuu.com (https://issuu.com/opcit).

Article Submission Charges

La rivista non prevede alcuna spesa né per la presentazione di una proposta né per la pubblicazione dell’articolo.

Licenza CC-BY

La rivista digitale utilizza la licenza CC-BY 3.0 che permette a terzi di riprodurre, distribuire, comunicare ed esporre in pubblico, rappresentare, eseguire, recitare e modificare quest’opera, purché vengano citati l’autore dei contenuti, la rivista da cui è estratto il contenuto e le eventuali modifiche apportate.

Politiche di gestione e protezione dei dati

La raccolta dei dati personali relativi agli utenti registrati e non registrati alla rivista è limitata alle finalità di funzionamento standard di tutte le riviste scientifiche sottoposte a peer review e per finalità di comunicazione scientifica. Sono quindi raccolte soltanto le informazioni indispensabili per:

1.     le procedure di valutazione e di pubblicazione dei contributi;

2.     informare i lettori sulla paternità autoriale e sull’elaborazione editoriale dei contenuti;

3.     delineare in forma aggregata e anonima le preferenze dei lettori per gli articoli, nonché la loro provenienza nazionale e geografica.

La Redazione utilizza i dati solo per gestire il flusso di lavoro e per migliorare la qualità della rivista e la sua diffusione anche attraverso mailing list degli utenti che ne fanno richiesta.
I dati potranno essere in parte condivisi con gli sviluppatori, sempre in forma anonima e aggregata, con la sola eccezione delle metriche di pubblicazione, consultazione e download dei contributi. I dati non saranno mai utilizzati per scopi commerciali o per finalità diverse da quelle qui indicate, né dalla Rivista, né dall’editore e dai Contributori.

Gli autori che pubblicano nella rivista sono responsabili dei dati da loro riportati relativamente alle persone menzionate nei loro contributi scientifici.

La gestione della rivista è conforme agli standard di protezione dei dati, comprese le disposizioni del GDPR (General Data Protection Regulation) dell’Unione Europea per quanto concerne i “diritti dei titolari dei dati”, che comprendono: (a) notifica di violazione; (b) diritto di accesso; (c) diritto all’oblio; (d) portabilità dei dati; (e) privacy by design.

Contributori

«Op. cit.» è pubblicata in forma cartacea da Grafica Elettronica Napoli e distribuita agli abbonati. La gestione della rivista digitale on-line è affidata alla “Ermes Multimedia digital design per la cultura – Napoli”.

Il presente codice etico è stato preso in visione ed accettato dallo staff della rivista e dai contributori.